In Italia, nonostante una fase iniziale di declino nella prevalenza di fumo all’inizio del XXI secolo, a partire dal 2014 si è osservata una preoccupante inversione di tendenza.
Dalle indagini trasversali condotte da DOXA su campioni rappresentativi della popolazione italiana, si osserva che dal 2001 al 2013, la prevalenza di fumo è diminuita significativamente dal 29,2% al 20,6%. Tuttavia, a partire dal 2014 si è osservata un’inversione di tendenza, che ha portato a un picco del 25,4% nel 2024, pari in termini assoluti a 13 milioni di fumatori.
Nel 2024 le donne hanno mostrato una prevalenza del 21,6%, il valore più alto dal 2009, mentre tra gli uomini si è raggiunta una prevalenza del 29,5%. L’analisi stratificata per età e sesso nel 2024 ha evidenziato una prevalenza più elevata tra le giovani donne (15-24 anni) rispetto agli uomini della stessa fascia d’età.
Le differenze di prevalenza per sesso e età indicano la necessità di un approccio mirato nelle politiche di controllo del tabagismo.

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